mercoledì 27 ottobre 2010

Venice Marathon


Una maratona molto particolare per evidenti motivi logistici .. partenza di fronte a Villa Pisani a Stra, la più maestosa delle ville venete proprio al confine con la provincia di Padova; arrivo nel pieno centro della laguna di Venezia oltre piazza S.Marco nei pressi dei giardini pubblici dove ha luogo la Mostra Biennale. Nonostante la pioggia abbia graziato la manifestazione, l' organizzazione ha dovuto fare i conti con la famigerata acqua alta di Venezia, così, non potendo distribuire pinne a tutti i concorrenti, sabato sera è stato deciso di non attraversare piazza S.Marco e di recuperare quei 200-300metri mancanti appena fuori Mestre, nel tratto adiacente al Parco S.Giuliano, parco molto esteso dove ogni estate si svolge l' Heineken Jammin' Festival. 7000 maratoneti iscritti fra cui un numero non esiguo di stranieri. Il percorso è stato molto gradevole passando davanti alle numerose ville di stile neoclassico che caratterizzano le rive dei canali del Brenta; poi i ricchi paesi dell' economia veneta Dolo e Mira, più in là il centro abitato di Marghera ( nulla a che vedere con l' enorme distesa di cemento della zona industriale che la rende famosa ), poi il centro di Mestre molto vivace e pieno di spettatori [..e parenti .. grazie per il tifo!] con un suggestivo passaggio nel tunnel sotto la stazione ferroviaria ( il tunnel che porta ai binari, quello con i cartelli dei treni e le scale per salire ). Appena fuori dalla città, il grande parco S.Giuliano che è stato anche la sede dell' expo e ritiro pettorali; ormai giunti al 30imo chilometro il nodo è arrivato al pettine: oltre alla fatica fisica si è dovuto attraversare la parte peggiore del tracciato, in mezzo a parcheggi, vecchi capannoni, binari morti, rampe e tangenziali per giungere al nauseabondo Ponte della Libertà, 4km di rettilineo fra l' acqua della laguna a destra e la linea ferroviaria a sinistra; qui molti atleti hanno mollato fisicamente. Finalmente al termine dell' istmo siamo entrati in Venezia attraverso una via insolita: il percorso infatti ha costeggiato il canale della Giudecca dove si incontrano i primi ponti fino al Canal Grande, dove una sola volta l' anno viene allestito il ponte di barche che permette di attraversare il mare per giungere direttamente alla Riva Degli Schiavoni, praticamente all' altezza di p.za S.Marco. Da qui gli utlimi 2chilometri densi di gente [..e parenti .. grazie per il tifo!] e ponti!! È stato a questo punto che ho realizzato che riuscivo a migliorare la mia prestazione sui 42,195km: per me è stato molto emozionante, per i podisti che erano davanti a me deve essere stato molto scomodo sentirsi urlare "VIA VIA!!!! PERMESSO!!! LARGO LARGOOO! VIAAAAA!!"; mi è spiaciuto sembrare arrogante ma non avevo sbagliato i conti ... sarebbe bastato rallentare prima dei ponti ( tutti rallentavano .. erano sfiniti ) e perdere un solo minuto in più per vanificare tutto. Invece ho accellerato, sotto i 5min/km .. ero in trans agonistica. Gli ultimi ponti erano praticamente assediati di gente e di corridori "LARGO! PERMESSO PERMESSO! GRAZIE GRAZIEEE!" con il sorriso sulle labbra ho tagliato il traguardo .. " PER FAVORE! PER FAVORE! UNA FOTO PER FAVORE !!! PRIMA CHE IL TIMER SCATTI SOPRA LE 4 ORE! "

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